Long Distance Pumping: tecnica, allenamento e benessere

Se non siete mai saliti su un longboard dovrete prima prendere confidenza con il mezzo. Utilizzate ciò che avete tra le mani senza pensarci troppo, anche se presto capirete che qualche accorgimento tecnico (Capitolo 4) aiuta: molto. Prima di buttarvi nel pumping dovrete quindi saper fare PUSH, spingere, anche solo per una questione di equilibrio.

Tecnica

Si può fare pumping con molte sfumature differenti, anche se alla base il movimento ritmato e basculante è presente in tutte le tecniche. Visto che si tratta di mantenere un movimento ritmico, non c’è niente di meglio che partire con un paio di belle spinte forti: in seguito mantenere la velocità sarà più facile (per questo motivo nelle gare di slalom in partenza si usa una rampa).

Come già detto, è difficile illustrare a parole un movimento che interessa contemporaneamente gambe-bacino-braccia, quindi la cosa migliore è apprenderlo visivamente e poi tentare di replicarlo: vedrete che non è così difficile.
Inizialmente aspettatevi di aver movenze goffe, passeranno. Aspettatevi anche di sudare copiosamente: questo non cesserà! Aspettatevi, dopo innumerevoli tentativi, di trovarvi magicamente a fare il movimento giusto: accadrà all’improvviso e dopo verrà sempre naturale, come se l’aveste sempre fatto.

Questo ormai storico e famoso video di slalom ci mostra chiaramente quanto detto poco fa:

Vlad Popov, il protagonista del video, ha vinto innumerevoli gare di slalom ed insegna skateboarding: quindi non preoccupatevi del fatto che lui si muova da fermo a… velocissimo senza neppure una spinta! Insomma, non dovete replicare quello che fa lui, solo prendere spunto, interiorizzare il movimento per poterlo provare. Trattandosi di slalom, i movimenti sono generalmente più veloci, le sterzate più strette e l’uso delle braccia molto maggiore ed evidente. La tavola è corta e l’accellerazione bruciante. Facendo LDP, l’energia maggiore viene da gambe e bacino, braccia e spalle sono utilizzate meno perchè su lunghe distanze il dispendio di energia sarebbe insostenibile.

Ora invece guardate il video che segue:

La differenza tra Slalom e LDP è evidente: la “propulsione” è molto più rilassata e surfeggiante, la posizione delle braccia più naturale. Le tavole sono lunghe e l’andamento costante.
Nella mia esperienza si tratta di descrivere un “semicerchio” con il movimento della parte centrale del corpo e le gambe. Prima lanciate il peso verso la punta dei piedi spingendo esternamente, quindi scaricate il peso dalla punta ai talloni. Anche il busto prima va avanti e poi torna indietro. La posizione dei piedi – che si dice “stance” – è per lo più perpendicolare alla tavola, il piede davanti come sempre girato un po’ verso la punta della skate. Guardate lo schemino che ho fatto qui sotto:

ldp-stance

Il semicerchio può essere ampio oppure stretto: dipende dal vostro stile, dalla forza che volete imprimere, a volte dipende dal tipo di tavola e di trucks che si adoperano. Su asfalti perfetti imparerete a spostarvi anche solo con la pressione di etrambi i piedi sulla tavola, in pratica utilizzando quasi solo i muscoli di caviglia e polpacci: il movimento è così impercettibile che chi vi guarda penserà che abbiate nascosto da qualche parte un motorino… un esempio? Eccolo:

Allenamento e benessere

Long Distance Pumping significa percorrere strada, anche parecchia, facendo pumping: quindi è necessario minimizzare gli sforzi inutili. Cercate di sviluppare il movimento propulsivo e di mantenerlo. Se invece dovete percorre poca strada, 2-5km ad esempio, potete tranquillamente divertirvi a surfare la strada variando movimenti ed intensità del pump.

Mettetevi alla prova su una strada larga e con asfalto ottimo, sarà più facile, oppure provate in un parcheggio o in un campo da tennis. Se c’è vento forte spingete, fare pump diventa faticoso anche per i più bravi. Utilizzate un tavola che non sia lunga più di 1 metro. Utilizzate scarpe con suola piatta ed in gomma per imparare a sentire bene la tavola, non utlizzate solette ortopediche (almeno all’inizio) perchè vi farebbero certamente male.

Sui primis è probabile che sentirete dolere muscoli fino a questo momento a voi sconosciuti: a me accadeva di sviluppare quasi dei crampi nell’arco plantare e mi dovevo fermare. Tendenzialmente tutti i generi di dolori che ho avuto che non fossero strutturali (tipo la mia condropatia rotulea) si sono risolti con l’allenamento, lo sviluppo dei muscoli interessati e soprattutto facendo stretching. Fate stretching prima, durante e dopo ogni allenamente e vedrete che andrà subito meglio. Durante l’allenamento anche muoversi sulla tavola o cambiare posizione dei piedi o ritmo di pumping oppure alternare push a pump aiuta a distendere muscoli che si sono ormai irrigiditi.
Ecco davvero un ottimo esempio:

Ma la ricetta migliore sarà la vostra, non c’è una regola solo qualche ispirazione.

Nella prossima puntata:
Long Distance Pumping – Capitolo 4: Equipaggiamento. LDP trucks: Bennett Vector

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